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Messaggio  ChiArA_25 Mar Dic 06, 2011 6:54 pm


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Minerva McGranitt (Minerva McGonagall) (1997)

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« Una donna dall'aspetto piuttosto severo, che portava un paio di occhiali squadrati della forma identica ai segni che il gatto aveva intorno agli occhi. Anche lei indossava un mantello, ma color smeraldo. I capelli neri erano raccolti in uno chignon. » (J. K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale).

Nata secondo il racconto il 4 ottobre 1925, è il primo personaggio magico che compare nei libri di Harry Potter; all'inizio del primo libro, il signor Dursley, zio di Harry, vede un gatto soriano alla fine della strada davanti a casa sua, a Privet Drive n.4. Per qualche secondo ha l'impressione di vederlo leggere una mappa e quando tenta di cacciarlo il gatto si limita a fissarlo con "sguardo severo", cosa che un gatto normale non farebbe mai. Per quanto il signor Dursley non capisca niente di magia, questa volta ha proprio intuito giusto: quello non è un normale gatto, bensì Minerva McGranitt, un animagus, cioè un mago (o una strega) che ha la facoltà di trasformarsi in animale. Minerva (che non è un nome casuale, la scrittrice ha detto che proviene dal nome della dea Minerva, dea dell'intelligenza, facoltà che non manca alla McGranitt) assiste al momento in cui Harry viene lasciato sulla soglia della casa dei suoi zii ancora in fasce affinché lo allevino come un figlio. Questo perché è una grande amica del mago che organizzò i piani per la futura vita di Harry: Albus Silente, conosciuto come il mago più potente del mondo (oltre a Lord Voldemort), nonché preside di Hogwarts nei primi sei libri. Minerva McGranitt è infatti una strega di alto rango: non sappiamo se sia purosangue, ma oltre a far parte dell'Ordine della Fenice ricopre ad Hogwarts le cariche di vice-preside, direttrice dei Grifondoro e professoressa di Trasfigurazione: materia che insegna a trasformare e a far evanescere oggetti e animali, nonché far apparire cose dal nulla, e che prima era affidata niente meno che ad Albus Silente stesso prima di divenire preside.
È una strega alta e magra, dai capelli corvini, che porta sempre stretti in una crocchia (ed è contraria a scioglierli), porta delle lenti squadrate, i cui segni le rimangono intorno agli occhi, quando diventa un gatto. Come professoressa è molto severa ma anche molto giusta. Non fa nessun tipo di favoritismo per gli studenti della propria casa, a differenza di Severus Piton. Nel quinto libro si esporrà in prima persona contro la cattura di Rubeus Hagrid organizzata da Dolores Umbridge, venendo proditoriamente colpita da quattro schiantesimi in pieno petto, che la costringeranno a un lungo ricovero all'Ospedale per Malattie e Ferite Magiche San Mungo. Sempre in presenza della Umbridge, durante i colloqui d'orientamento professionale che precedono i G.U.F.O. garantisce ad Harry che lo aiuterà a diventare un Auror. La sua uniforme classica è costituita da vestito lungo, cappello e mantello verde smeraldo, inoltre ha una particolare passione per la fantasia scozzese: ha la vestaglia, la cuffia e nel suo studio persino la scatola di Zenzerotti con questo motivo. Essendo il capo dei Grifondoro, il suo naturale rivale è il professor Severus Piton, il capo dei Serpeverde, anche nel quidditch, dove ognuno spera sempre nella vittoria della propria casa. Nel castello sopporta a stento Sibilla Cooman, anche se nel quinto libro la difende perché la sua antipatia verso di lei viene superata dal profondo odio che nutre verso Dolores Umbridge.
Viene nominata temporaneamente preside di Hogwarts dopo la morte di Albus Silente, narrata nelle ultime pagine di Harry Potter e il Principe Mezzosangue. Nel settimo libro di Harry Potter, un mangiamorte le sputa in faccia ed Harry Potter si espone in prima persona utilizzando per la seconda volta in vita sua la maledizione Cruciatus (che questa volta però, in confronto alla prima, avrà effetto)
In Harry Potter e i Doni della Morte è soggetta, come tutti i suoi colleghi, alla tirannia di Piton, nominato preside dal Ministero della Magia su ordine di Voldemort, e dei fratelli Carrow. La notte in cui Harry ritorna ad Hogwarts viene prima aggredita da Amycus Carrow, poi colpito dalla Maledizione Cruciatus di Harry, e poi da Piton con il quale ha un epico duello al termine del quale la affiancano Filius Vitious e Pomona Sprite. I tre, Harry e Luna Lovegood inseguono Piton, che scappa da Hogwarts. La McGranitt nota: "Il nostro preside è andato a farsi una vacanza". Harry la avvisa dell'imminente attacco di Voldemort alla Scuola di Magia e Stregoneria, ed ella combatte durante la Battaglia di Hogwarts, animando tra l'altro, tutte le statue del castello: duella contro Voldemort stesso e sopravvive. Alla fine della battaglia diviene preside ma non lo sarà più all'epoca in cui è ambientato l'epilogo, diaciannove anni dopo.

Il rapporto con Harry Potter
La professoressa McGranitt è sempre stata un punto di riferimento per Harry e una persona importante per lui. Per prima cosa, assiste al momento in cui Harry viene affidato ai suoi zii e cerca di opporsi ad Albus Silente in quanto ritiene che quelle non siano persone molto raccomandabili. Nel quinto libro, Harry Potter e l'ordine della fenice assicura ad Harry che l'avrebbe aiutato a diventare un Auror a tutti i costi. Nel sesto libro, Harry Potter e il principe mezzosangue dopo esser diventata Preside, vuole aiutare Harry il quale però ha ordine di non dire a nessuno quale missione Silente gli ha affidato da compiere con Ron e Hermione. Nel settimo libro, Harry Potter e i doni della morte come viene specificato, Harry prova un moto di affetto nei confronti della Professoressa McGranitt quando questa sottolinea che Harry appartiene alla sua casa. Harry utilizza la Maledizione Cruciatus per difenderla da un insulto e un attacco del Mangiamorte Amycus Carrow, ed è la prima persona che informa circa l'imminente arrivo di Lord Voldemort. La Professoressa gli crede immediatamente e adotta un piano eccellente per salvarlo e per lasciarlo libero di compiere una missione segreta, senza fargli altre domande. Infine, quando Hagrid porta tra le braccia il corpo apparentemente esanime di Harry, lancia un grido disperato (poi deriso da Bellatrix) e Harry si sente male in quanto non aveva mai immaginato che la Professoressa McGranitt fosse in grado di emettere un simile suono.



Severus Piton (Severus Snape) (1997-1998)

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« Aveva gli occhi neri come quelli di Hagrid, ma del tutto privi del suo calore. Erano gelidi e vuoti, e facevano pensare a due tunnel immersi nel buio. » (J. K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale)
È stato professore di "Pozioni", di "Difesa contro le arti oscure" e Preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, ed è il personaggio più ambiguo di tutta la saga. Da sempre ha ambito alla cattedra di "Difesa contro le Arti Oscure" che gli verrà attribuita solo al sesto anno degli studi di Harry Potter. Viene descritto come un uomo alto e magro, con capelli lunghi, corvini ed unti e la pelle pallida.

L'infanzia
Severus Piton nasce il 9 gennaio 1960 dal babbano Tobias Piton e dalla strega Eileen Prince: la sua origine è dunque mezzosangue, come quella dello stesso Voldemort. L'infanzia di Piton è segnata da violenti litigi tra i genitori, dovuti alla loro diversa origine, che indubbiamente ne segnano il carattere e la personalità: di uno di questi, Harry Potter è testimone accedendo ai ricordi di Piton durante una lezione di Occlumanzia. Probabilmente, a causa della mancanza dell'affetto paterno, Piton arriva a mitizzare il mondo magico da cui proviene sua madre, sognando Hogwarts fin da bambino, imparando quanto più possibile sulla magia molto tempo prima di entrare alla scuola e desiderando (come già aveva fatto Voldemort) di essere un purosangue in modo da mascherare lo squallore delle sue origini. In Harry Potter e i Doni della Morte, vediamo l'undicenne Piton sul treno per Hogwarts, esaltato dalla prospettiva di uscire per sempre dal mondo dei Babbani
Piton cresce nella stessa città delle sorelle Petunia e Lily Evans. Sempre in Harry Potter e i Doni della Morte, lo vediamo spiare le due sorelle da lontano, e rivelare a Lily la sua natura di strega. In seguito, diviene il migliore amico di Lily, fantasticando con lei sul loro futuro a Hogwarts e raccontandole quanto sapeva del mondo magico: in Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Petunia Dursley ricorderà d'aver udito parlare dei Dissennatori da "quell'orribile ragazzo", e anche se Harry Potter pensa che si stia riferendo a suo padre, in Harry Potter e i Doni della Morte diventa chiaro come invece parlasse del giovane Piton. Il disprezzo di Petunia ha una ragione: Piton aveva infatti scoperto come, all'insaputa di tutti, lei avesse inviato una lettera ad Albus Silente chiedendo d'essere ammessa a Hogwarts, smentendo così nei fatti il proprio odio di facciata per il mondo magico. Piton e Lily Evans partono insieme per Hogwarts, e sull'Espresso che li conduce alla scuola fanno il loro primo incontro con James Potter e Sirius Black. Piton ha un diverbio coi due a proposito della rivalità fra Grifondoro e Serpeverde, ed è probabilmente in quell'occasione che James e Sirius cominciano a prenderlo di mira, deridendolo col soprannome di "Mocciosus" (in originale, "Snivellus" ).

Gli anni di Hogwarts
Piton ama Lily fin dal primo momento, ed è dunque con dolore che la vede smistata dal Cappello Parlante nella casa di Grifondoro, assieme a James Potter e Sirius Black, mentre lui viene assegnato a Serpeverde. Negli anni che seguono, Piton cerca di integrarsi tra i Serpeverde, diventando uno studente molto brillante, bravo soprattutto nella disciplina delle Pozioni: gli appunti presi dal giovane Piton sulle pagine del suo manuale di questa materia, ritrovato da Harry Potter molti anni dopo (il cosiddetto Libro del Principe Mezzosangue), ne rivelano l'acume e la capacità di inventare nuovi incantesimi, come il Sectumsempra e il Levicorpus. È in questi anni che si mostrano molte della ambiguità del suo carattere, a partire dal tentativo di farsi accettare dai purosangue di Serpeverde, dandosi un soprannome ambiguo come "il Principe Mezzosangue", gioco di parole sulla propria origine e sul cognome di sua madre(Prince). È evidente come Piton cerchi in qualche modo di nobilitarsi: incapace di essere popolare come James Potter, campione della squadra di Quidditch di Grifondoro, né affascinante come Sirius Black, si unisce sempre più a quanti, in Serpeverde, iniziano ad essere affascinati dalle arti oscure, simpatizzando per Voldemort. Nonostante tutto, Lily Evans resta sua amica, mettendolo in guardia più volte dalle cattive compagnie e difendendolo dai tormenti che regolarmente James e Sirius, con la complicità di Peter Minus e nell'indifferenza di Remus Lupin, gli infliggono: fra questi, il principale è certamente lo scherzo raccontato in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, in cui Piton rischia di morire per mano di Remus Lupin, diventato un licantropo, ed è James Potter a salvarlo. Un giorno però, dopo gli esami di G.U.F.O., James e Sirius riprendono a maltrattarlo e Lily, come sempre, lo difende ma Piton tratta la ragazza in malo modo, chiamandola "piccola schifosa Mezzosangue" (in originale "Mudblood" termine usato per chiamare i NatiBabbani in modo dispregiativo erroneamente tradotto con "Mezzosangue " sin dal secondo libro che indica invece coloro che hanno sangue magico solo per metà, come Piton appunto): questo sarebbe stato sempre il suo peggior ricordo, perché a seguito di questo episodio Lily tronca ogni rapporto con lui e inizia ad uscire con James Potter, che poi avrebbe sposato.

L'ascesa di Voldemort
Persa per sempre Lily, Piton si unisce a Voldemort e diventa un mangiamorte. Quando Sibilla Cooman pronuncia di fronte a Silente, nel locale chiamato Testa di Porco, la profezia sul bambino che avrebbe sconfitto Voldemort, Piton - che ne ha ascoltato solo la prima parte - corre a riferirla all'Oscuro Signore: quando questi, però, la interpreta come riferita al figlio di Lily, Piton si pente di quanto ha fatto, e chiede la grazia per la ragazza che non ha mai smesso di amare. Conscio del fatto che il Signore Oscuro non provi pietà per nessuno, Piton si reca perfino da Silente, supplicandolo di nascondere Lily. Come previsto, Voldemort, incapace di concepire l'amore, non comprende la richiesta fatta da Piton, e quando la ragazza rifiuta di allontanarsi dalla culla del figlio, la uccide senza problemi per raggiungere il suo scopo. Piton, in preda ai sensi di colpa, segue il consiglio di Silente e si dona anima e corpo all'Ordine della Fenice: decide di aiutare Silente a proteggere Harry Potter, figlio di Lily, e prende ad odiare ancora di più Sirius Black.

Professore a Hogwarts
Inizia allora il doppio gioco di Piton: in realtà al servizio di Silente, Piton fa credere ai mangiamorte sopravvissuti di essere rimasto fedele a Voldemort e di essere la sua spia ad Hogwarts, dove Silente, dopo averlo salvato dalla reclusione ad Azkaban, l'ha nominato professore di Pozioni. Quando Harry Potter inizia a frequentare la scuola, Piton fa giurare a Silente di non rivelargli mai di come in realtà la sua missione sia di proteggerlo per amore di Lily: e si dimostra anzi, nei confronti di Potter, particolarmente odioso, cosa in parte dovuta anche alla sua ambiguità di sentimenti nei confronti del figlio della donna che amava e del suo rivale (è infatti detto più volte che Harry è uguale a James, tranne negli occhi, che sono quelli di Lily). La Rowling dissemina i suoi romanzi di accenni a quest'ambiguità: in Harry Potter e la Pietra Filosofale, al banchetto d'inizio anno, si dice che "L'insegnante dal naso adunco (Piton) guardò dritto negli occhi di Harry", cosa che Harry interpreta come uno sguardo malvagio ma che forse in realtà è stupore nel ritrovarsi di fronte gli occhi di Lily. Nel corso degli anni ad Hogwarts, Piton protegge Harry, in segreto, da svariate minacce, mentre il ragazzo continua a pensare che faccia il doppio gioco a favore di Voldemort e non riesca mai a fidarsi completamente di lui. Proprio in Harry Potter e la Pietra Filosofale Piton salva Harry dal maleficio lanciato da Raptor. Quando Sirius Black evade da Azkaban, Piton cerca di ucciderlo per vendicare Lily: l'amore per lei, infatti, non è mai morto, come fa capire un giorno a Silente mostrandogli il suo Patronus, divenuto con gli anni una cerva in ricordo di quello della madre di Harry. In Harry Potter e il Calice di Fuoco, dopo la fine del Tremaghi Piton ritorna su ordine di Silente a fare il doppio gioco con Voldemort.

La morte di Silente
Quando il redivivo Voldemort, per punire l'ignavia dei Malfoy, affida a Draco l'impossibile incarico di uccidere Silente, quest'ultimo fa promettere a Piton che sarebbe stato lui, nel caso, ad effettuare il gesto: già malato a seguito di una maledizione, Silente deve comunque morire, e non vuole che Draco si macchi di omicidio, né che il proprio corpo agonizzante venga fatto oggetto di umiliazione da parte degli altri mangiamorte. Piton, a malincuore, accetta, e può così promettere a Narcissa Malfoy e a Bellatrix Lestrange, sotto Voto infrangibile, che aiuterà Draco nel suo compito, anche forse per costringere sé stesso a compiere l'odiato gesto; anche se probabilmente tale gesto è dettato anche dall'affetto verso il ragazzo Draco Malfoy, da sempre allievo prediletto e figlio del suo 'caro' amico Lucius Malfoy, che fallendo incorrerrebbe nell'ira di Lord Voldemort. Piton uccide Silente con l'Avada Kedavra, quindi - sempre sulla base delle ultime disposizioni di Albus - rivela ai mangiamorte come trovare Harry: Silente gli aveva infatti rivelato che l'unico modo per sconfiggere Voldemort è che Harry lo affronti, anche rischiando di morire in quanto Harry è l'ultimo Horcrux. Scopriamo così l'estremo cinismo di Silente, a cui Piton si oppone: nominato da Voldemort direttore di Hogwarts, Piton cerca fino alla fine di proteggere Harry, anche inviandogli il suo Patronus, benché questi lo consideri un traditore e un assassino ignorando il patto tra Silente e Piton.

La morte di Piton
Avendo Piton ucciso Silente, Voldemort crede che Piton sia l'ultimo possessore della Bacchetta di Sambuco (la Bacchetta Invincibile): si sbaglia, però, in quanto a disarmare Silente non era stato Piton, ma Draco Malfoy. Per possedere la bacchetta dunque, nel maggio 1998, Voldemort fa uccidere Piton dal serpente Nagini: moribondo, Piton affida i propri ricordi a Harry, che scopre così come Piton abbia sempre amato sua madre, sia stato dalla parte di Silente fino alla fine e scopre anche come sconfiggere Voldemort. Nei suoi ultimi istanti di vita, Piton chiede a Harry di guardarlo negli occhi per portare con sé nella tomba l'immagine degli occhi verdi di Lily.
Harry Potter chiama il suo secondo figlio Albus Severus, in onore di Silente e di Piton, e nell'epilogo di Harry Potter e i Doni della Morte gli rivela l'origine del suo nome, dato che il figlio ha paura di diventare serpeverde: "Ti chiami come due presidi di Hogwarts. Uno di loro era un Serpeverde, ed era probabilmente l'uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto".


Albus Silente (Albus Dumbledore) (1996–1997)

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« La verità... è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo va trattata con grande cautela » (Albus Silente)
Albus Percival Wulfric Brian Silente, di solito chiamato Albus Silente o, nell'originale inglese, Albus Dumbledore, è un personaggio immaginario della saga di romanzi fantasy di Harry Potter, scritta e ideata da Joanne Kathleen Rowling.
Incarna molti dei valori e dei tratti tipici del classico "mago buono" ed è stato paragonato a Gandalf e ad alcune rappresentazioni del mago Merlino: è molto saggio, ma anche eccentrico e ironico, e sono queste ultime due caratteristiche a renderlo unico. È stato a lungo Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il successo legato all'identità misteriosa della sua figura è enorme. Il suo nome è difatti diventato leggendario in molti paesi del mondo e attraverso il velo di mistero che circonda la sua figura, e che si dirada solo nell'ultimo romanzo della serie Harry Potter e i Doni della Morte, la maestria di J. K. Rowling l'ha resa una delle figure più controverse della letteratura inglese ed estera, in tutto il mondo.

Descrizione fisica Una citazione:
« Era alto, magro e molto vecchio, a giudicare dall'argento dei capelli e della barba, talmente lunghi che li teneva infilati nella cintura. Indossava abiti lunghi, un mantello color porpora che strusciava per terra e stivali dai tacchi alti con le fibbie. Dietro gli occhiali a mezzaluna aveva due occhi di un azzurro chiaro, luminosi e scintillanti, e il naso era molto lungo e ricurvo, come se fosse stato rotto almeno due volte. L'uomo si chiamava Albus Silente. » (J.K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo)
Come descritto nel brano, Silente è molto alto e magro, con capelli bianchi e lunghi, così come la barba, talmente lunga che spesso la infila nella cintura della veste come se fosse una cravatta. Porta un paio di occhiali con lenti a mezzaluna e i suoi occhi sono azzurri e profondi; spesso le sue dita sono descritte come "molto lunghe", il che è un dato importante, poiché lo sono anche le dita di Lord Voldemort: dunque, la lunghezza delle dita sembra essere un tratto distintivo dei maghi molto potenti. Dalla storia si apprende inoltre che ha una cicatrice sul ginocchio, che raffigura una piantina esatta della metropolitana di Londra. Per quanto sia molto anziano, spesso mostra di possedere una forza sorprendente.

Famiglia e vita da giovane
Nato il 25 agosto del 1881,[2] figlio di Kendra e Percival Silente, Albus aveva un fratello dotato di poteri magici, Aberforth Silente, futuro proprietario del pub Testa di Porco a Hogsmeade, ed una sorella, Ariana, con problemi psicologici causati dall'aggressione in giovane età da parte di tre Babbani. Suo padre, cercando vendetta, attaccò i tre, e per questo venne rinchiuso ad Azkaban. Non tentò di scagionarsi chiarendo i motivi della sua aggressione poiché temeva che, rivelando la situazione di Ariana, questa sarebbe stata considerata pericolosa e rinchiusa all'ospedale San Mungo per malattie e ferite magiche. Dopo l'arresto di Percival la famiglia Silente si trasferì a Godric's Hollow dove, a causa dell'atteggiamento della madre, si ritrovò isolata dal resto della comunità. Kendra morì per mano di sua figlia, un giorno che questa era stata preda di un attacco più forte del solito e non vi era nessuno a badare a lei. Qui dopo la morte della madre fu costretto a rimanere a badare alla sorella col fratello Aberforth. Nel momento in cui Albus si sentiva ormai finito, costretto ad una vita in cui non avrebbe potuto ottenere ciò che meritava in quanto mago dalle grandi capacità, incontrò Gellert Grindelwald (futuro mago oscuro) con cui fraternizzò allo scopo di conquistare il potere sul mondo dei babbani, il cui destino sarebbe stato quello di essere assoggettati ai maghi. In realtà l'autrice ha ufficialmente reso noto che in realtà Silente era legato a Grindelwald da un sentimento di amore (Silente è infatti omosessuale, anche se la cosa non viene mai resa nota nei libri) che gli impedisce fino all'ultimo di giudicarlo in maniera obbiettiva per le sue aspirazioni malvage. La morte della sorella, causata da uno scontro tra i due fratelli Silente e Grindelwald, ed uno scontro col fratello, tuttavia, causarono un cambio di prospettiva in Albus e la fuga da parte di Grindelwald. A Hogwarts, Albus fu smistato nella casa di Grifondoro.
Le grandissime capacità magiche di Silente vengono scoperte già da giovane: la professoressa Marchbanks, infatti, afferma nel quinto libro di averlo esaminato in Incantesimi e in Trasfigurazione e ammette di "non aver mai visto nessun altro fare cose simili con una Bacchetta". Dopo aver conseguito il diploma, Silente torna a Hogwarts per insegnare Trasfigurazione ed è proprio in questo periodo della sua vita che incontrerà ed inizierà a tenere sott'occhio l'allora undicenne Tom Orvoloson Riddle (Tom Marvolo Riddle). In seguito diverrà Preside di Hogwarts, succedendo a Dippet.

Capacità magiche e riconoscimenti
Insignito dell'Ordine di Merlino di Prima Classe, Silente è famoso per aver lavorato insieme al suo collega Nicolas Flamel, creatore della Pietra Filosofale, per aver scoperto i dodici modi per usare il sangue di Drago, per la capacità di evocare il "Fuoco Gubraitiano" (un fuoco magico che non si spegne mai) e per aver sconfitto il mago del male Grindelwald. Universalmente è considerato il mago più grande di tutti i tempi, tanto per i suoi poteri e per la sua intelligenza quanto per la sua fibra morale. La sua fama gli avrebbe permesso di diventare Ministro della Magia, ma ha rifiutato l'incarico perché ha preferito restare a Hogwarts come Preside. È anche l'inventore di un nuovo metodo di comunicazione via Patronus [4], e il suo animale da compagnia è una fenice (Fanny). Silente è un ottimo Legilimens e Occlumante; sa parlare il linguaggio delle Sirene (Maridese, Sirenesco o Marino a seconda della traduzione). Muove la Bacchetta con grande rapidità e la forza magica che sprigiona è tale da far rizzare i capelli. Inoltre, come si apprende dal sesto libro ("Harry Potter e il Principe Mezzosangue) è perfettamente in grado di nuotare con un impeccabile stile a rana nonostante la sua mano fosse stata carbonizzata a causa della maledizione di Voldemort posta sull'anello dei Gaunt, che insieme era un Horcrux e un Dono della Morte, precisamente la Pietra della Resurrezione.Silente è anche il presidente del Wizengamot, ovvero il tribunale supremo dei Maghi. La sua sede si trova a Londra, presso il Ministero della Magia, allo stesso piano dell'Ufficio Misteri. Nel quinto libro viene radiato e gli viene tolta anche la presidenza della Confederazione Internazionale dei Maghi poiché ha diffuso la notizia del ritorno di Voldemort, ma alla fine grazie ad Harry gli vengono restituiti i meriti. Silente afferma comunque che l'unico riconoscimento di cui veramente gli importi è la presenza nella raccolta di figurine delle Cioccorane.

Silente ed Howorz
Silente inizia a insegnare Trasfigurazione a Hogwarts circa nel 1891, secondo una cronologia creata dai fan (che chiaramente non funziona, visto che ha solo 10 anni, in base alla data di nascita data dall'autrice); in seguito ne diventa il Preside, succedendo ad Armando Dippet. Nella comunità magica è considerato un ottimo Preside; tuttavia per due volte nel corso della serie ha perso momentaneamente l'incarico. La prima volta è stata nel secondo libro, quando Lucius Malfoy persuade i dodici consiglieri della scuola a licenziarlo a causa degli attacchi di un Basilisco all'interno della scuola. Alla fine dello stesso libro, dopo l'uccisione del Basilisco da parte di Harry, Silente ottiene di nuovo l'incarico, scoprendo tra l'altro che Malfoy aveva ricattato gli altri consiglieri, minacciandoli di maledire le loro famiglie. Durante il quinto anno di Harry a Hogwarts, Dolores Umbridge, la nuova insegnante di Difesa contro le Arti Oscure e Inquisitore Supremo di Hogwarts, cerca di licenziare Silente con il motivo, infondato, della creazione da parte di lui di un esercito di ragazzi contro il Ministero della Magia. Dopo l'attacco di Voldemort al Ministero, l'allora Ministro della Magia Cornelius Caramell rimuove la Umbridge, che nel frattempo era diventata Preside, dagli incarichi a Hogwarts.

Silente e Voldemort
Silente incontra per la prima volta Tom Orvoloson Riddle, il futuro Lord Voldemort, quando questi è ancora bambino, nell'orfanotrofio dove era vissuto fino ad allora. Silente si reca all'orfanotrofio per offrirgli un posto da studente a Hogwarts; riesce nell'intento, accorgendosi però immediatamente che quel bambino ha qualcosa di "strano" anche per un mago. Durante la permanenza di Tom ad Hogwarts, Silente lo tiene sott'occhio, e riesce anche a convincere l'allora Preside Armando Dippet a negargli la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure che Tom aveva richiesto appena ricevuto il diploma. Silente, durante un incontro di lavoro con Sibilla Cooman, assiste per caso alla formulazione di una profezia, nella quale veniva predetta la caduta di Voldemort causata da un bambino. Severus Piton riesce ad origliare una parte di questa profezia, riferendola al suo signore, Voldemort. Quest'ultimo decise che la profezia riguardava Harry Potter, e quindi cercò invano di ucciderlo. In seguito all'ascesa di Lord Voldemort e al suo crescente potere, Silente fonda l'Ordine della fenice, per contrastarlo ed opporsi ai suoi seguaci, i Mangiamorte. Egli è inoltre il Custode Segreto della base operativa dell'Ordine, che si trova nella vecchia casa della famiglia Black (al numero 12 di Grimmauld Place) ed è custodita dall'elfo domestico Kreacher. Nel mondo magico corre la voce che Silente sia l'unico mago che Voldemort abbia mai temuto. Silente è anche l'unico mago che ha il coraggio di chiamare Voldemort con il suo vero nome, Tom, come nel quinto libro nell'atrio del Ministero della Magia. Qui Silente parla e duella con Voldemort senza nessun timore, riuscendo ampiamente a tenergli testa. Silente fa l'importantissima scoperta degli Horcrux di Voldemort e ne distrugge uno, l'anello di Orvoloson Gaunt, nonno materno di Tom. Harry a sua volta ne aveva distrutto uno nel secondo libro, il diario che aveva attirato Ginny nella Camera dei segreti. In seguito Silente comunica quest'informazione a Harry che andrà con lui a cercare e distruggere un altro Horcrux, il medaglione di Serpeverde. Alla fine del sesto libro Harry si accorge tuttavia che quello per cui lui e Silente hanno rischiato la vita non è un Horcrux. Era stato infatti già sostituito da un altro personaggio, Regulus Arcturus Black.
Vecchiaia
Come nota Severus Piton, Silente invecchia sempre più rapidamente. Nel sesto libro della saga afferma che "i suoi riflessi non sono più quelli di una volta". Alla fine dello stesso libro, ambientato nel 1996-1997, dopo aver attentamente valutato il piano della sua morte, si lascia uccidere da Severus Piton. Tutto il mondo magico partecipa al funerale del grande mago. Perfino le creature magiche che abitano la Foresta Proibita e il lago nero si fermano a rendere omaggio alla tomba bianca di Silente, che si trova, secondo i suoi desideri, all'interno del perimetro della scuola che tanto amava. Addirittura la perfida Dolores Umbridge, che l'anno prima aveva accusato Silente di cospirazione contro il Ministero della Magia e strappato il ruolo di preside tra le tante altre cose, partecipa al funerale. Silente quindi muore alla veneranda età di 115 anni.

Analisi del personaggio
Un nome pieno di significati: Nei libri della Rowling i nomi nascondono un significato (come del resto è usuale nelle favole), specie se si tratta di un personaggio fondamentale per la storia come Albus Silente (in originale Albus Dumbledore). Nel nome originale del preside di Hogwarts possiamo ritrovare significati profondamente legati alla tradizione britannica che, per un'autrice che ha avuto una formazione classica, non sono dovuti al caso. Segue l'analisi del nome nella sua versione originale Albus Percival Wulfric Brian Dumbledore: in italiano si è scelto di tradurre il cognome in "Silente" in quanto filtra "l'aura di superiore saggezza" e ai traduttori "è sembrato più autorevole di tutte le variazioni possibili suggerite dall'originale" (dalla Nota alla traduzione italiana nell'introduzione dei libri ). L'autrice, a proposito di questa traduzione, ha dichiarato: "La traduttrice si è basata sulla parola dumb nel cognome, che significa muto. In realtà dumbledore è l'antico nome del bombo. L'ho scelto perché avevo l'idea di questo mago [...] sempre in movimento. [...] Per me il nome Silente è una totale contraddizione. Ma il libro è molto popolare anche in Italia, il che significa che la cosa non disturba per niente gli italiani!". Albus deriva dall'aggettivo latino che significa "bianco" e ricorda anche Albion un nome molto antico di tradizione arturiana per "Britannia". Percival è colui il quale, fra i cavalieri di Re Artù impegnati nella ricerca del Santo Graal, riuscirà a trovare la preziosa coppa. Un altro personaggio della serie porta questo nome: Percy Weasley (fratello maggiore di Ron). Wulfric può prestarsi ad una interessante speculazione linguistica che collegherebbe Silente con il poema britannico di Beowulf: Beowulf infatti ha il significato di "orso potente" (beo) e "lupo" (wulf), mentre il secondo nome di Silente può essere diviso in "lupo" e "potere, autorità-governo" (rule). In questa similitudine Silente è l'eroe Beowulf mentre Grindelwald è il nemico Grendel. Brian è un nome da associare ai re nella tradizione celtica, in particolare irlandese. Brian Boru era il sovrano d'Irlanda nell'antichità. Dumbledore è la parola in inglese antico per "bombo" (vedi sopra). Ma la parola ha un altro possibile significato che si riferisce ad una particolare foggia di cappello, in voga a Londra alla fine del XIX secolo. Se si considera questa possibilità il nome assumerebbe il significato di "bianco cappello" che in inglese è il termine usato per identificare l'eroe di una storia (derivato dal fatto che nei western americani, il cowboy buono portava sempre un cappello bianco) e non parrebbe affatto strano che l'autrice abbia chiamato il suo grande eroe del bene White Hat.

L'uomo dietro al mago
Silente, per la sua natura a volte misteriosa, a volte edificante, rassicurante, comica, a volte addirittura severa, è uno dei personaggi più particolari dell'intera serie. La sua grande saggezza e notorietà ne fanno il mago più rispettato del suo tempo, l'unico veramente temuto da Lord Voldemort. Ma dietro al mago c'è anche un uomo: appassionato di musica e di dolci (tranne le gelatine tuttigusti+1 con cui ha avuto una sfortunata esperienza da giovane). Apprendiamo anche che ama seguire sulle riviste Babbane le rubriche di lavoro a maglia. Fedele alle sue idee e ai suoi scopi, disposto a concedere sempre fiducia alle persone, convinto che in ognuno ci sia qualcosa di buono e positivo, spesso è in contrasto con le autorità magiche che lo vorrebbero un pochino più malleabile e controllabile. Il suo carattere presenta innumerevoli sfumature, alterna momenti in cui appare tremendamente vecchio a momenti in cui emana un'imponente aura di potere, la stessa aura che fa capire per la prima volta ad Harry Potter, alla fine del quarto volume, perché si dice che sia lui l'unico mago temuto da Lord Voldemort, in contrasto con l'immagine che Harry aveva avuto di lui fino a quel momento. La caratteristica di Silente che appare più spesso (e che forse lo caratterizza principalmente) è tuttavia la sua natura bizzarra, ironica e brillante. Sono citate spessissimo le sue classiche "occhiate scintillanti" attraverso gli occhiali a mezzaluna, per non parlare di alcune battute bizzarre presenti lungo tutta la saga, di cui le più famose sono senza dubbio i discorsi ai banchetti di apertura dell'anno scolastico («voglio dirvi solo una parola: Abbuffatevi!» o «vorrei dire qualche parola. E cioè: pigna, pizzicotto, manicotto, tigre! Grazie!»). Inoltre nel primo volume dichiara che il desiderio più profondo che cela in fondo al cuore è ricevere dei calzini di lana a Natale, quando invece tutti (chissà perché) gli regalano solo libri. Come lui stesso confida ad Harry, ha commesso degli errori in passato, errori di valutazione che hanno anche condizionato la vita del bambino sopravvissuto. Nell'intento di proteggerlo ad ogni costo dai pericoli che inevitabilmente si troverà ad affrontare (e forse nella speranza di evitarglieli), preferisce rimandare il più possibile il momento in cui Harry conoscerà in tutta la sua interezza quello che significa la cicatrice che lo ha segnato. Da una parte è il "padre premuroso" che Harry non ha mai avuto, che vuole evitare al figlio ulteriori e premature sofferenze, ma dall'altro emerge la figura del "maestro" e della "guida" che ha il dovere di rendere edotto il ragazzo sul cammino che lo aspetta, prepararlo e dargli tutti gli strumenti necessari perché possa uscire vivo dal suo confronto con Voldemort. Nel sesto libro Harry ha quasi improvvisa la visione della vecchiaia e della fallibilità del suo mentore. Si trova di fronte ad un Silente ormai giunto al tramonto, ma comunque risoluto ed incredibilmente forte per la sua età e che non si sottrae alla lotta pur di dare ad Harry tutti gli strumenti e le informazioni necessarie per completare il suo percorso. Un uomo che nel momento di massima debolezza si affida al suo stesso allievo: «Non sono preoccupato, Harry. Sono con te» . Silente è per Harry e per tutti gli studenti della scuola di Hogwarts, fatta eccezione dei Serpeverde, un modello e un punto di riferimento. I Serpeverde vorrebbero che un altro mago fosse il Preside di Hogwarts e sono ben felici quando l'incarico passa nelle mani della professoressa Umbridge nel quinto libro. Un comunicatore eccellente, è stato capace di guadagnarsi il rispetto sia del corpo docente che, cosa forse ancor più difficile, degli studenti della scuola che sotto la sua guida è fiorita ed è cresciuta, nonostante gli errori che possa aver commesso. Si potrebbe quasi identificare la scuola con il suo stesso Preside tanto che alla sua scomparsa la prostrazione è talmente tanta che si pensa addirittura a chiuderla come se senza di lui fosse venuta a mancare la linfa vitale che la nutriva e le dava energia. Ma proprio Silente ci ricorda che «avrò lasciato veramente la scuola solo quando non ci sarà più nessuno che mi sia leale» ed Harry dichiara risoluto e irremovibile all'insistente ministro della magia di essere «l'uomo di Silente, fino in fondo» .

Somiglianze
Silente ha molti punti in comune con altri personaggi di libri o film fantasy. I più importanti fra questi sembrano essere Obi-Wan Kenobi della serie Star Wars, il mago Gandalf del Signore degli Anelli e il leone Aslan, delle Cronache di Narnia. Sebbene J.K. Rowling non abbia mai ammesso di aver tratto ispirazione da persone o personaggi storici nella creazione di Silente, è evidente che questi abbia molto in comune con altri personaggi, soprattutto per quanto riguarda la sua funzione di mentore e protettore all'interno della struttura narrativa. Diversamente dagli altri però, Silente vive e si confronta con una dimensione molto più umana e vicina a quella del lettore. Sia che si parli di Gandalf che di Silente, a livello di caratteristiche fisiche e di ruolo all'interno della trama, il personaggio da cui entrambi sembrano aver origine è mago Merlino; la stessa Rowling ha fatto notare che Re Artù può essere considerato un antenato spirituale di Harry Potter[senza fonte], e questo non farebbe altro che alimentare la correlazione tra Silente e Merlino.

Funzioni di Propp
Analizzato secondo le funzioni dei personaggi nelle fiabe di Vladimir Propp, Albus Silente può essere: il Mandante: colui che spinge l'eroe a partire per la sua missione. Nello specifico:
Terzo libro: Silente dice a Harry e a Hermione di tornare indietro nel tempo, per salvare Sirius;
Sesto libro: Dice a Harry di distruggere gli Horcrux di Voldemort.
Mentore e Donatore: colui che prepara l'eroe e gli offre un oggetto magico. Nello specifico:
Primo libro: Silente dà a Harry il Mantello dell'Invisibilità;
Quinto libro: Prepara Harry allo scontro con Voldemort parlandogli della profezia;
Sesto libro: Istruisce Harry sul passato di Voldemort.
Settimo libro: Da a Harry la Pietra della Resurrezione contenuta nel boccino d'oro
Principalmente, la funzione di Silente è quella di formare e preparare Harry allo scontro finale con Voldemort; di conseguenza è principalmente il mentore della saga.
La stazione di Goathland nello Yorkshire, alias Hogsmeade nei film.cinematografici
Nei primi due adattamenti cinematografici della Warner Bros, Silente è stato interpretato da Richard Harris, famoso attore irlandese morto nell'ottobre 2002 (poco prima dell'uscita nelle sale del secondo film); nel terzo, nel quarto e nel quinto film, girati dopo la sua morte, il ruolo del mago è stato interpretato dall'irlandese Michael Gambon.

Ufficio di Silente
L'ufficio di Silente è una stanza molto grande e spaziosa, piena di oggetti magici tra cui il Pensatoio, il Cappello parlante e la spada di Godric Grifondoro (fondatore di una delle quattro case della scuola). All'interno di quest'ufficio si trovano tutti i quadri dei vecchi presidi di Hogwarts e in quello di Silente c'era una fenice di nome Fanny (vedi più in basso).C'è una controversia riguardo la locazione dell'ufficio: infatti, nel secondo libro leggiamo che si trova al secondo piano della scuola, mentre nel sesto libro lo stesso ufficio si trova in una torre al settimo piano. Nelle trasposizioni cinematografiche, l'ufficio si trova su una torre. In realtà, nel secondo volume, non si parla della locazione dell'ufficio vero e proprio, ma di quella del gargoyle. Come ben sappiamo il gargoyle si apre rivelando una scala a chiocciola e, per una deduzione logica, quest'ultima potrebbe anche portare ad una torre e al settimo piano. Essendo una delle stanze più importanti della scuola, essa è ben protetta: infatti all'entrata c'è una statua di gargoyle in pietra che si apre rivelando una scala a chiocciola se si pronuncia la parola d'ordine corretta (solitamente essa è rappresentata da uno dei dolci che piace molto a Silente).

Tutte le volte in cui l'ufficio compare nei libri
Harry viene convocato dal preside nel suo ufficio per l'aggressione a uno studente e a Nick Quasi Senza Testa (secondo libro);
Dopo l'incontro con Voldemort nel cimitero, Harry racconta a Silente e a Sirius cosa sia effettivamente avvenuto (quarto libro);
Dopo l'aggressione di Arthur Weasley vista in sogno da Harry (quinto libro);
Quando Silente dice ad Harry della Profezia su lui e Voldemort (quinto libro);
Quando la Umbridge ve lo trascina dopo aver scoperto l'Esercito di Silente; in quell'occasione Silente scappa da Hogwarts (quinto libro);
Per le varie lezioni private impartitegli dal preside (sesto libro);
Dopo la morte di Silente, quando l'ufficio diventa di proprietà della nuova preside, Minerva McGranitt (sesto libro);
Per visionare i pensieri di Piton, dopo la sua morte (settimo libro);
Per riporre la Bacchetta di Sambuco una volta sconfitto Voldemort (settimo libro).

Fanny
Fanny (Fawkes) è la fenice di Silente. Una fenice è una creatura magica che «s'incendia quando comincia a cedere e risorge dalle ceneri in forma di pulcino. [...] Può scomparire e ricomparire a piacere. Il canto della fenice [...] accresce il coraggio nei puri di cuore e induce terrore nei cuori degli impuri. Le lacrime di fenice hanno potenti proprietà curative»[9]. Le fenici sono in grado di trasportare oggetti molto pesanti. Fanny ha donato due piume della sua coda che adesso costituiscono l'anima delle bacchette magiche di Harry Potter e del suo peggior nemico, Lord Voldemort. Fanny usa le sue doti nel secondo libro, dapprima quando rinasce dalle sue ceneri nell'ufficio del preside, poi quando rimargina la ferita di Harry procuratagli dal morso basilisco, e in ultimo quando porta Ginny Weasley, Ron Weasley, Gilderoy Allock e Harry fuori dalla Camera dei segreti Nel secondo libro porta a Harry la spada di Godric Grifondoro. Nel quinto libro dà una specie di avvertimento a Silente mandandogli una piuma e funge da messaggero per la famiglia Weasley, Sirius e Harry, quando Arthur Weasley è ricoverato al San Mungo. Sempre nel quinto volume Fanny fa fuggire Silente dal suo ufficio dopo che questo ha stordito il Ministro della Magia, Dolores Umbridge e due Auror, e inghiotte al volo un Anatema Che Uccide diretto a Silente durante la battaglia contro Voldemort al Ministero della magia nell'Ufficio Misteri. La fenice è un animale fantastico ed estremamente raro. Il fatto che Silente ne abbia uno dimostra la sua grandezza. In seguito alla morte del suo padrone, Fanny scompare nel sesto libro, dopo aver cantato la sua tristezza.


Dolores Umbridge (1996)

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« [...] Harry la vide per la prima volta. Gli ricordò un grosso, pallido rospo. Era tozza, con la faccia larga e vizza, il collo corto come quello di zio Vernon e la bocca molto grande e molle. Aveva gli occhi grandi, tondi e un po' sporgenti. Perfino il fiocchetto di velluto nero in equilibrio in cima ai corti capelli ricci gli fece pensare a una mosca che lei stesse per catturare con la lingua lunga e appiccicosa. »
(J. K. Rowling, Harry Potter e l'Ordine della Fenice)

Sottosegretario Anziano del Ministro della Magia Cornelius Caramell, e membro del Tribunale del Wizengamot, Dolores Umbridge è nominata professoressa di Difesa contro le Arti Oscure a Hogwarts nel quinto libro della serie - Harry Potter e l'Ordine della Fenice. Nel libro Harry Potter e i Doni della Morte dichiara di discendere dalla dinastia Selwyn, che ha dato i natali ad alcuni Mangiamorte; tale affermazione, tuttavia, è con grande possibilità falsa, dettata dalla volontà di suscitare l'ammirazione degli altri funzionari del Ministero, controllato da Voldemort. Egli dimostra infatti la sua parentela sostenendo di portare al collo un medaglione che reca la S di Selwyn: si tratta, invece, del medaglione di Salazar Serpeverde, horcrux di Voldemort.

Fisionomia e stile personale
Il personaggio, fin dalla prima apparizione particolarmente sgradevole, viene descritto nella sua interezza come somigliante ad un grosso rospo flaccido, sgraziato e tozzo, caratteristica rafforzata anche dal tipo di bacchetta magica che possiede, particolarmente tozza. Nella versione cinematografica Dolores Umbridge è impersonata dall'attrice Imelda Staunton, che si adatta perfettamente al personaggio mettendone in luce ogni minima caratteristica descritta nel libro. Il funzionario del Ministero indossa solitamente abiti rosa in varie tonalità, preferendo capi quali cardigan rosa e vesti a fiori.

« ...Aveva l'aspetto, pensò Harry, di una zia zitella: tarchiata, con corti capelli ricci color topo in cui aveva infilato un orrendo cerchietto, rosa come il vaporoso cardigan che indossava sopra la veste a fiorami. » (J. K. Rowling, Harry Potter e l'Ordine della Fenice)

Il suo ufficio, ereditato dai precedenti colleghi professori (tra cui quelli nominati nella serie, Quirinus Raptor, Gilderoy Allock, Remus Lupin e Alastor Moody), si trasforma con l'arrivo della professoressa Umbridge in un ambiente melenso e eccessivamente agghindato: moquette rosa, raffinate tende di pizzo, vasi di fiori secchi, tavolini ricoperti di centrini e tovagliette a fiorami rosa. J. K. Rowling descrive con molta precisione i piatti ornamentali affissi alle pareti, decorati da miagolanti gattini infiocchettati. Il gatto è, forse, l'animale preferito della Umbridge: gatti compaiono nei disgustosi cammei che la professoressa usa per decorare i suoi colletti e le sue vesti e il patronus della Umbridge è un gatto soriano.

Ruolo
« Hem hem! » (J. K. Rowling, Harry Potter e l'Ordine della Fenice)
Dolores Umbridge è incaricata da Cornelius Caramell di acquisire la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure, con l'unico fine di poter così riferire al Ministro tutto ciò che avviene all'interno della scuola. Egli sostiene la Umbridge con una serie di nuovi decreti, che le attribuiscono poteri sempre maggiori, fino alla nomina ad Inquisitore Supremo di Hogwarts, con l'incarico di assicurare che le direttive ministeriali vengano correttamente applicate nella scuola. L'intenzione di Caramell è usare infatti la Umbridge per controllare ogni mossa di Albus Silente, a torto sospettato di star tramando contro il Ministero. La Umbridge prende subito in antipatia Harry, che continua a insistere sul ritorno di Lord Voldemort, ed è per questo che gli infligge punizioni particolarmente dure e dolorose: obbliga infatti Harry a scrivere frasi con una penna speciale, nera e affilata, che usano il sangue di chi scrive come inchostro. Dopo aver licenziato vari docenti di Hogwarts, tra cui i professori Sibilla Cooman e Rubeus Hagrid, la Umbridge scopre che alcuni studenti - guidati da Harry - svolgono in segreto delle esercitazioni di Difesa contro le Arti Oscure, in spregio delle direttive ministeriali che vietano le associazioni non organizzate. L'associazione segreta prende il nome di ES, acronimo di Esercito di Silente (Dumbledore's Army), l'organizzazione tanto temuta dal Ministero, che teme l'esistenza di un vero esercito con il compito di rovesciare dal potere il Ministro della Magia Caramell a favore del preside di Hogwarts. Decisa a far espellere il ragazzo, la Umbridge convoca a Hogwarts il ministro Caramell. Tuttavia, Silente si sacrifica per salvare il ragazzo assumendosi le responsabilità delle azioni; accusato ufficialmente di cospirazione, sconfigge gli Auror del Ministero e sfugge all'arresto da parte di Caramell assieme alla sua fenice Fanny, perdendo però la carica di Preside e venendo sostituito dalla stessa Umbridge. Alla fine dell'anno scolastico la nuova Preside, invisa ai docenti e sistematicamente boicottata dall'intera comunità scolastica ad eccezione del custode Argus Gazza, arriva a credere che Harry e alcuni suoi amici - aiutati da Sirius Black e dallo stesso Silente - stiano cercando di fabbricare un’arma. Dopo aver tentato di torturare i ragazzi al fine di estorcere loro la verità, Hermione finge di confessare attirando la Umbridge nel cuore della foresta della scuola, dove dovrebbe esser nascosta l'arma. Qui la Umbridge insulta i centauri che la aggrediscono e le spezzano la bacchetta magica. Dopo la scoperta del ritorno di Voldemort, che comporta le dimissioni di Cornelius Caramell, anche la Umbridge è costretta a dimettersi da tutti i suoi incarichi (benché rimanga per un certo tempo ricoverata per shock mentale) anche in seguito alla rivelazione che lei stessa era stata la mandante dell'attentato alla persona di Harry causato da alcuni Dissennatori l'estate precedente. Continua comunque a lavorare al Ministero della Magia, come si apprende dal colloquio tra Rufus Scrimgeour e Harry nel sesto libro. Partecipa al funerale di Albus Silente. Nel settimo libro ella è in possesso del medaglione di Serpeverde, che ha preso da Mundungus Fletcher. Quando Harry, Ron ed Hermione penetrano al Ministero per riprenderlo, scoprono che la Umbridge è perfettamente guarita, e che tiranneggia i suoi sottoposti controllandoli attraverso l'occhio magico appartenuto a Malocchio Moody; ella è attivivissima nell'allontanamento dei Mezzosangue dalla comunità magica, e viene infatti nominata Presidente della Commissione per il Censimento dei Nati Babbani. Dopo la caduta di Voldemort viene processata e rinchiusa ad Azkaban per crimini contro i Nati Babbani e i Mezzosangue.

Squadra d'Inquisizione
La Squadra d'Inquisizione è una sorta di polizia segreta di Hogwarts fondata nel quinto libro dalla neo-preside Dolores Umbridge, per poter controllare meglio ogni contravvenzione alle nuove regole di Hogwarts. I membri della squadra d'inquisizione possono togliere punti agli altri studenti e perfino a Prefetti e Caposcuola. Della squadra d'inquisizione fanno parte, a quanto pare, solo studenti della casa di Serpeverde, tra cui Draco Malfoy, Vincent Tiger, Gregory Goyle, Pansy Parkinson, Millicent Bulstrode e il capitano della squadra di Quidditch Montague. La squadra d'inquisizione dura molto poco, e viene infatti sciolta con la fine dell'anno scolastico e il ritorno di Albus Silente nel ruolo di preside. L'unico atto degno di nota da parte della Squadra d'Inquisizione, capitanata dalla Umbridge, è l'assalto alla Stanza delle Necessità nella quale Harry Potter e tutti i membri dell'ES si esercitano per poter veramente imparare a difendersi dalla Magia Oscura. Durante l'assalto, i membri dell'ES vengono tutti costretti a recarsi nell'ufficio della Umbridge per essere sottoposti ad un interrogatorio.



Armando Dippet (?-1955)
Il professor Dippet è il predecessore di Albus Silente in ruolo di preside della scuola di Hogwarts.
Ai suoi tempi Silente era professore di Trasfigurazione (ora viene insegnata dalla professoressa Minerva McGranitt). Compare nel secondo libro, quando Harry compie un viaggio nella memoria di Voldemort per scoprire alcune informazioni riguardo alla misteriosa Camera dei Segreti. In questa occasione Harry assiste alla richiesta a Dippet da parte di Voldemort (che allora si chiamava Tom Riddle) di rimanere a scuola per le vacanze estive invece di tornare all'orfanotrofio in cui viveva. Dippet gli nega il permesso, perché la minaccia del mostro della Camera incombe sulla scuola. Compare anche nel quarto e nel quinto libro, e nel sesto come ritratto nello studio di Silente. Nel sesto libro si viene a conoscenza che lui per primo negò la richiesta di Voldemort di insegnare Difesa contro le arti oscure come fece poi, in seguito, il suo successore Albus Silente.


Phineas Nigellus
Phineas Nigellus Black è stato il preside meno amato nella storia di Hogwarts. È un parente di Sirius Black e, come tutta la sua famiglia, pensa che i mezzosangue e i figli di babbani non debbano accedere a Hogwarts. È molto altezzoso, e, nonostante sia arrivato a essere Preside, non ha mai amato insegnare. Nel quinto libro funge da messaggero, spostandosi tra due quadri: quello dello studio di Silente e quello della casa di Sirius. Per due volte, nel quinto libro, fa la predica a Harry, e, quando gli viene comunicata la morte di Sirius, non lo crede possibile. Nel quartier generale dell' ordine della fenice, il suo quadro è appeso nella stanza da letto di Harry e Ron, Hermione dorme in una stanza a parte con Ginny. I rapporti tra Phineas Nigellus e Albus Silente sono descritti molto bene in un episodio del quinto libro: dopo la fuga spettacolare di quest'ultimo da due Auror e il Ministro della Magia stesso, si sente Nigellus dire: "Vede Ministro, sono in disaccordo con Silente sotto molti punti di vista, però non si può negare che abbia stile..." Nel settimo libro, Hermione preleva il suo quadro da Grimmauld Place e lo mette dentro alla sua borsetta di perline, che per magia può contenere qualsiasi cosa. Il quadro viaggia con Harry, Ron ed Hermione per le varie foreste dove si nascondono, al fine di riuscire a tenere "sotto controllo" la situazione di Hogwarts dove Piton è stato eletto Preside (dopo la caduta del Ministero) dal nuovo Primo Ministro O'Tusoe, controlatto da Voldemort per mezzo della Maledizione Imperius.

Dilys Derwent (1741–1768)
Dexter Fortebraccio
Everard


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Altri membri dello staff di Hogwarts

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[url=]Professori ai tempi di Riddle
Altro staff di Hogwarts
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Praf.ssa Gaiamens
Albus Silente Trasfigurazione (Albus Dumbledore)

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