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- CICLO DELL'EREDITA' _ ELDEST -

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Messaggio  ChiArA_25 Ven Dic 02, 2011 12:02 am

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« Calano le tenebre…
Si diffonde la paura…
Il Male regna. » (Eldest)


Eldest è un romanzo fantasy scritto da Christopher Paolini; costituisce il secondo libro del Ciclo dell'Eredità; è il seguito di Eragon.


Trama

Prosegue il viaggio di Eragon e del suo [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] Saphira, dopo aver salvato la città dei Varden e dei [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], Tronjheim, dall'assalto dell' esercito di re Galbatorix. Ora Eragon deve mettersi in viaggio per raggiungere Ellesmera, la terra degli elfi, accompagnato dai fedeli amici Arya e Orik: solo così proseguirà l'apprendistato nell'arte della magia e della spada con Oromis e il suo drago Glaedr, ultimo cavaliere rimasto dopo la dipartita di Brom. Contemporaneamente viene sviluppato un secondo filone narrativo: Carvahall viene attaccata dai Ra'zac, che vogliono catturare Roran per ricattare Eragon. Gli abitanti del villaggio, dopo alcune discussioni, decidono di difendere Roran e organizzano la resistenza. Dopo alcune scaramucce i Ra'zac riescono a rapire Katrina grazie al tradimento di Sloan e si ritirano in cerca di rinforzi. Roran capisce che il villaggio non avrebbe alcuna speranza di affrontare una consistente forza imperiale e, mostrando grandi doti di oratore, convince gli abitanti del villaggio a fuggire con lui per cercare la protezione dei Varden nel Surda. Dopo un lungo viaggio giungono a Teirm, dove scoprono un inaspettato alleato: Jeod, il vecchio amico di Brom e agente segreto dei Varden. Grazie al suo aiuto si riescono ad imbarcarsi insieme a lui per fuggire da Teirm verso il Surda. La nave arriverà a destinazione durante la battaglia delle pianure ardenti e Roran, una volta sceso dalla nave, ucciderà i Gemelli (I due nani maghi, traditori dei Varden). A Ellesmèra, invece, Eragon scopre che Arya, di cui si innamora, è figlia della regina elfica Islanzadi. Dopo un lungo periodo di duro lavoro con Oromis, parte per andare in guerra ad aiutare i ribelli contro l'esercito di Galbatorix. Durante la battaglia ritrova l'amico Murtagh, precedentemente rapito ed ora anch'egli cavaliere, col suo drago rosso Castigo, fedele a Galbatorix; Eragon scopre di essere figlio del malvagio Morzan (Il primo dei cavalieri rinnegati e braccio destro di Galbatorix) e fratello minore dello stesso Murtagh (detto perciò Eldest in inglese, il primogenito). Alla fine di Eldest, Murtagh prenderà Zar'roc da Eragon, dicendo che la spada di Morzan spetta al suo Eldest e non al figlio minore. A battaglia conclusa Eragon reincontra il cugino Roran, che nel frattempo è fuggito dai Ra'zac lasciando la città natale Carvahall per cercare di salvare gli abitanti del villaggio dalle atroci sofferenze che avrebbero subito.


Personaggi principali (gia presenti in Eragon)

Eragon: ragazzo sedicenne, protagonista del romanzo e primo cavaliere dei draghi del nuovo ordine.
Saphira: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] blu e migliore amica di Eragon.
Roran: cugino di Eragon e figlio di Garrow.
Murtagh: amico e fratello di Eragon, figlio di Morzan, cavaliere costretto a servire Galbatorix a causa di un giuramento espresso nell'Antica Lingua.
Arya: principessa degli [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], ambasciatrice presso i Varden e portatrice dell' uovo di Saphira.
Orik: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] amico e protettore di Eragon. Nel 3 libro verrà eletto Re dei nani
Angela: maga ed erborista, si crede appartenga alla famiglia degli [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Nasuada: È la figlia di Ajihad, il capo dei Varden, un gruppo di ribelli che si è opposto all'Impero di re Galbatorix, e lo combatte soprattutto vicino ai monti Beor.
Katrina: È la figlia di Sloan, il macellaio del villaggio di Carvahall, nella Valle Palancar. Alta ed attraente dai lunghi capelli "simili ad una colata di rame fuso" è un'adolescente (circa 16 anni) dall'espressione volitiva: è fidanzata con Roran, cugino di Eragon.


Personaggi principali

Castigo

Castigo appare solo alla fine del secondo libro della serie. È il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] di Murtagh, schiuso da una delle uova rubate da Galbatorix ai Cavalieri dei Draghi. È di colore rosso, e compare sulla copertina di Eldest. Castigo è più piccolo di Saphira perché è più giovane, anche se già si presenta più largo nei piedi e nelle spalle. È stato addestrato dal drago Shruikan, appartenente al re Galbatorix, nelle arti dei cavalieri di drago: non è comunque abile quanto Saphira nel combattimento aereo.
Non è chiaro il pensiero del [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] riguardo alle vicende in corso: si può presumere che abbia avuto una discussione con Murtagh sul destino di Eragon nella battaglia finale.


Oromis
Saggio e comprensivo, Oromis è maestro tra i cavalieri di draghi per moltissimi anni. Nato a Luthivíra, città distrutta della Foresta Bianca a ridosso del lago Tüdosten, fu condotto a 20 anni davanti alle uova dei draghi dove Glaedr, il drago dorato, lo ha scelto come suo cavaliere. Dopo la fine del suo apprendistato ha viaggiato per più di 100 anni eseguendo gli ordini di Vrael e cercando di portare la pace tra le razze. Catturato dai due Rinnegati: Kialandì e Formora, Oromis è stato gravemente ferito tanto da riuscire a controllare solo gli incantesimi minori, e come ammette lui stesso ad Eragon gli resta ben poco da vivere a causa di una malattia della pelle. Fu maestro di Morzan e Brom. Fu anche uno degli anziani che negarono un altro drago a Galbatorix. Oromis scenderà in guerra per sostenere gli elfi una volta finito l'apprendistato di Eragon, muore in battaglia a causa di un'incantesimo di Galbatorix, scagliato attraverso Murtag, anche Glaedr poco dopo viene ucciso, ma continua a vivere nel suo "cuore dei cuori" in mano ad Eragon.

Capacità e poteri

Presentato ad Eragon come l'ultimo degli Antichi Cavalieri ancora in vita, Oromis è stato insieme al suo drago Glaedr uno dei cavalieri più potenti dell'antichita. E' capace di evocare moltissime magie; In Brisingr viene chiaramente mostrato che sa come evocare gli spettri e scoprire il vero nome degli altri se volesse. E' altresì capace di teletrasportare oggetti e di tirare di scherma in modo magistrale. Conosce Ellesmera e la Du Waldenvarden in modo profondo ed accurato. E' uno degli elfi più importani e politicamente influenti di Ellesmera. In Eldest, tiene verbalmente testa alla regina Islanzadiin merito all'esistenza di un altro cavaliere. La sua arma da combattimento, la spada bianca con gemma bronzea, Naegling che gli conferisce anche tutta l'energia di cui ha bisogno, dato che lui e Glaedr l'hanno immgagazzinata nella gemma per oltre cent'anni.
Grandi combattimenti

Dato che Paolini ci fa conoscere Oromis alla fine della sua vita, la maggior parte delle sue gesta come cavaliere ci sono ignote. Alla fine del Terzo Libro, viene rivelato che i Cavalieri a tenere prigioniero Oromis erano due: Kialandì e Formora, responsabili anche delle sue ferite. Alla fine di Brisingr Oromis e Glaedr decidono di donare ad Eragon e Saphira l'Eldunarì di Glaedr per comunicare con lui in qualsiasi momento. Sicuramente l'ultima lotta degna di nota è quella con Castigo e Murtagh alla fine di Brisingr: dopo un lungo combattimento Oromis sta per sottomettere il giovane Cavaliere nemico: dichiara di poterlo uccidere in caso fosse impossibile catturarlo. Ma in seguito a una crisi causata dalla malattia e all'intervento magico dello stesso Galbatorix, Oromis finisce per perdere la spada, Naesgling, riserva di tutte le sue energie. Colpito al termine della crisi da Murtagh, il vecchio [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] dopo una breve agonia muore.

La malattia

Già allenando Eragon, nel corso di Eldest, Oromis manifesta una menomazione fisica riguardante il controllo delle grandi quantità di energia, che gli preclude naturalmente l'uso di incantesimi maggiori per lunghi periodi. Non combattendo più da centinaia di anni, Oromis affronta questo problema con grande rassegnazione. Nel corso della storia apprendiamo di più riguardo il suo male: può controllarlo grazie al riposo e allo studio, non può tuttavia sottrarsi ad alcune fitte dolorose che, indipendentemente dall'uso di energia, lo attanagliano periodicamente. Come il suo Cavaliere, anche Glaedr soffre di una menomazione fisica, la mancanza di una zampa.

Altri nomi

Viene presentato all’inizio come Ostato Chetowa, cioè il saggio dolente e Togiro Ikonoka, cioè lo storpio che è sano, in evidente riferimento alla debilitante malattia che lo affligge. Viene spesso appellato come "Il Cavaliere Nascosto" o "L'ultimo degli Antichi". Oromis risale infatti a una generazione di elfi antecedente a Galbatorix e forse immediatamente successiva a Vrael, capo dell'ordine.


Glaedr
Glaedr è il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] color oro di Oromis, senza una zampa in seguito a una battaglia con i rinnegati. Sarà maestro di Saphira ad Ellesmera (la città degli elfi). Lei, scoprendo finalmente di non essere più l'unico drago rimasto in Alagaësia, inizia a corteggiarlo, cosa che le è quasi fatale. È tre volte più grande di un drago giovane come Saphira. Come il suo cavaliere, Glaedr è stato ferito gravemente alla zampa anteriore sinistra. Glaedr ed Oromis vivono nella Du Weldenvarden, una foresta nel nord di Alagaësia, il mondo in cui è ambientata la saga. I due si sono nascosti qui durante il periodo in cui i cavalieri di drago venivano uccisi dal Cavaliere Galbatorix, dato che se Glaedr ed Oromis fossero morti prima che l'ultimo uovo di drago si schiudesse, non ci sarebbe stato nessun Cavaliere a cui tramandare i segreti dei Cavalieri. Compare sulla copertina giapponese di Eldest. Nel terzo libro insegna a Eragon trasportare gli oggetti come aveva fatto Arya con l'uovo. Nel terzo libro esce allo scoperto e decide di aiutare le truppe di Islanzadi nell'assedio di Gil'ead. Qui il suo Cavaliere viene ucciso da Murtagh dopo una delle sue crisi. Glaedr soccombe poco dopo ad opera di Castigo, più veloce di lui. Tuttavia la sua essenza rimane nell'Eldunarì che aveva donato poco prima di partire ai suoi allievi, così da poterli aiutare anche dopo la sua dipartita.

Curiosità

Christopher Paolini ha scritto questo secondo volume del Ciclo all'età di 20 anni.
Il titolo Eldest lasciato senza essere tradotto nella versione italiana, in inglese significa "Il primogenito"; quest'aggettivo è riferito senza dubbio a Murtagh, primogenito di Morzan, come viene spiegato nel libro.
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